ORDINANZA MINISTRO SPERANZA DEL 12 MARZO 2021 E DECRETO-LEGGE DEL 12 MARZO 2021

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ORDINANZA MINISTRO SPERANZA

Il Ministro Speranza ha firmato l’ordinanza con cui colloca la Regione Veneto in zona Rossa a partire dal 15 marzo 2021.

Sintesi regole area rossa:

Spostamenti. Sono vietati gli spostamenti salvo che per comprovate esigenze lavorative o situazione di necessità. È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Non sono consentiti gli spostamenti verso le abitazioni private diverse dalla propria. (Non è più possibile andare neanche una volta al giorno presso abitazione private neanche di parenti salvo che nei giorni 3, 4 e 5 aprile).

Shopping. Negozi chiusi sono garantiti esclusivamente gli esercizi commerciali di prodotti essenziali: tra le quali farmacie, parafarmacie, alimentari, ferramenta, edicole, tabacchi vedi allegato 23.  Negli esercizi sono valide le solite misure di sicurezza: distanziamento, mascherina, ingressi contingentati.

Piscine e palestre. Chiuse palestre e piscine. Vietati gli sport di contatto e di squadra. Consentita invece l’attività motoria individuale all’aperto come la camminata, la bici e la corsa. Agli agonisti è permesso di allenarsi.

Barbieri e parrucchieri. Sono sospese le attività inerenti servizi alla persona come i servizi dei saloni di barbiere e di parrucchiere e gli estetisti.

Ristoranti e bar. I ristoranti sono chiusi, è consentito soltanto il servizio a domicilio senza limiti di orario e asporto fino alle 22. I bar sono chiusi, è consentito solo l’asporto fino alle 18. Rimangono esclusi dalla chiusura le mense e i catering su base contrattuale. Le strutture ricettive rimangono aperte e potranno servire senza limite di orario i propri ospiti.

Scuole. Sospese le attività in presenza nei nidi e nelle scuole di ogni ordine e grado. La didattica si svolge in modalità a distanza.

Musei, cinema e teatri. La cultura continua ad essere chiusa, con anche i musei.

Chiese. Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si possono svolgere, purché nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo con le rispettive confessioni.

 

DECRETO-LEGGE DEL 12 MARZO 2021

Il Consiglio dei ministri ha approvato inoltre nella giornata del 12 marzo 2021 un decreto-legge che introduce misure urgenti per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del COVID-19.

Il testo prevede misure più stringenti rispetto a quelle già in vigore per tutto il periodo indicato dal 15 marzo 2021 al 06 aprile 2021.

 

Sintesi:

PASQUA IN ROSSO – Nei giorni di Pasqua e Pasquetta e il sabato precedente – 3, 4 e 5 aprile – l’Italia sarà tutta in zona rossa ad eccezione di eventuali regioni in zona bianca (al momento solo la Sardegna lo è). In quei tre giorni sarà comunque possibile effettuare una visita al giorno all’interno della regione, massimo in due adulti con minori di 14 anni o disabili o non autosufficienti conviventi, tra le ore 5 e le 22.

DA GIALLO AD ARANCIONE – Nei restanti giorni, dal 15 marzo al 2 aprile e il 6 aprile, tutte le regioni in giallo passeranno all’arancione e sarà possibile una visita al giorno con le stesse limitazioni di Pasqua, ma solo all’interno del territorio comunale. In queste giornate lo spostamento non sarà invece permesso nelle zone rosse. Sarà come sempre possibile spostarsi per motivi di lavoro, salute o necessità.

NUOVO CRITERIO ZONA ROSSA – Per istituire la zona rossa in una regione con ordinanza del ministro della Salute non si considererà più solo l’Rt (indice di trasmissibilità) superiore a 1,25 nell’ultima rilevazione, ma anche l’incidenza settimanale superiore a 250 casi complessivi su 100 mila abitanti. Il cambio di fascia sarà automatico.

ZONE ROSSE LOCALI A DISCREZIONE REGIONI – Le Regioni arancioni potranno individuare aree da portare in zona rossa, quando l’incidenza supera la soglia dei 250 casi per 100 mila abitanti nella settimana oppure quando si riscontra una presenza di varianti tale da dover prevedere misure più restrittive.

CONGEDI PARENTALI E BONUS BABY SITTER – Nel decreto anche 290 milioni per i congedi parentali, a partire dal 1 gennaio e quindi anche retroattivi. Saranno retribuiti al 50% per chi abbia figli minori di 14 anni, mentre dai 14 ai 16 anni non saranno retribuiti. Alternativo al congedo un bonus baby sitter fino a 100 euro a settimana per i lavoratori autonomi, i sanitari e le forze dell’ordine.

SMART WORKING – Fino ai 16 anni dei figli viene ribadito il diritto allo smartworking per i genitori.