Indicazioni sul rischio calore. Nota dell’INL del 22 giugno 2022 n. 3783

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Le condizioni estreme di temperatura dell’ambiente hanno riflessi negativi sul personale in particolare per chi è esposto al sole.

 

Il rischio da calore è un’emergenza tipicamente estiva ma non si può considerare come un’emergenza imprevedibile perché rappresenta un rischio che si ripete ogni anno, all’inizio dell’estate. Il Testo Unico sulla salute e sicurezza dei lavoratori (art 28 D.Lgs. 81/2008) indica tra gli obblighi del datore di lavoro quello di valutare “tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori”, compresi quelli riguardanti “gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari” e quindi anche al rischio di danni da calore, l’esposizione a elevate temperature in assenza di misure idonee, specie nel caso di lavorazioni faticose e in assenza di adeguate pause di recupero, che, oltre a essere causa di malori, possono ridurre la capacità di attenzione del lavoratore e quindi aumentare il rischio di infortuni.

 Con una nota del 22 giugno 2022 n. 3783, riportata in alleghiamo alla presente, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro richiama i Datori di Lavoro sulla questione, spesso sottovalutata, del rischio calore.

 

INL nella nota informativa richiama una serie di brochure sviluppate da importanti enti pubblici (in sinergia tra loro), nell’ambito del progetto WORKLIMATE, allegato alla presente e che potranno essere utilizzate dalle aziende come materiale informativo da dare ai lavoratori che DEVONO essere informati sul rischio da stress calore.

Le Brochure trattano le seguenti questioni:

  • sugli effetti dello stress termico ambientale,
  • sulle patologie da calore,
  • sui fattori che contribuiscono alla insorgenza di patologie,
  • sulle varie raccomandazioni da seguire una volta intervenuto il periodo più critico e7O le patologie
  • sulle varie pianificazioni di interventi aziendali di prevenzione.

 

IL PRIMO PASSO CHE IL DATORE DI LAVORO DEVE FARE È VALUTARE IL RISCHIO.

 

Cosa deve fare il Datore di Lavoro:

  1. Designare una persona che sovrintenda al piano di sorveglianza per la prevenzione degli effetti dello stress da caldo sulla salute e sulla sicurezza e l’adeguata risposta;
  1. Identificazione dei pericoli e valutazione del rischio;
  2. Formazione;
  3. Strategie di prevenzione e protezioni individuali per i lavoratori;
  4. Riorganizzazione dei turni di lavoro;
  5. Rendere disponibili e accessibili aree ombreggiate per le pause;
  6. Favorire l’acclimatazione dei lavoratori;
  7. Realizzazione del “sistema del compagno”;
  8. Pianificazione e risposta alle emergenze;
  9. Misure specifiche per i luoghi di lavoro in ambienti chiusi.

 

Quando il lavoratore è nella fase di rischio:

Il rischio è sempre più elevato quando il fisico non ha avuto il tempo di acclimatarsi al caldo; l’acclimatamento completo richiede dagli 8 ai 12 giorni e scompare dopo 8 giorni. È quindi evidente che il rischio è più elevato nel caso di “ondate di calore”, soprattutto quando queste si verificano a fine primavera o all’inizio dell’estate. Il rischio può essere aggravato anche da uno scarso riposo notturno dovuto all’alta temperatura.

 

Indicazioni operative per i Datori di Lavoro da prevedere nelle procedure di lavoro:

Organizzare innanzitutto il lavoro in modo da minimizzare il rischio:

  • Variare l’orario di lavoro per sfruttare le ore meno calde, programmando i lavori più pesanti nelle ore più fresche;
  • Effettuare una rotazione nel turno fra i lavoratori esposti;
  • Programmare in modo che si lavori sempre nelle zone meno esposte al sole;
  • Evitare lavori isolati permettendo un reciproco controllo,
  • Prevedere delle aree climatizzate all’interno dell’azienda in cui i lavoratori possano rinfrescarsi;
  • Mettere a disposizione soluzioni saline per il reintegro dei sali minerali.

 

Prevenzione dei rischi causati dal calore:

  • Informare i lavoratori sui possibili problemi perché possano riconoscerli e difendersi, senza sottovalutare il rischio anche utilizzando il materiale informativo allegato;
  • Seguire le prescrizioni e le limitazioni del medico competente per i lavoratori che non possono essere esposti al rischio da stress calore;
  • Usare abiti leggeri di colore chiaro in tessuto traspirante e copricapo;
  • Prevedere pause durante il turno lavorativo in un luogo fresco, con durata variabile in rapporto al clima e alla attività fisica del lavoro; i lavoratori devono essere invitati a rispettarle e non devono essere lasciate solo alla libera decisione del lavoratore (per es.: quando ti senti stanco ti puoi fermare);
  • Rinfrescarsi bagnandosi con acqua fresca;
  • Bere acqua fresca (non ghiacciata) e sali minerali per recuperare i liquidi e persi con la sudorazione che in queste condizioni climatiche possono raggiungere anche più di 1 litro di sudore ogni ora. Bisogna quindi bere molto anche indipendentemente dallo stimolo della sete;
  • Non bere assolutamente alcolici;
  • Evitare il fumo di tabacco;
  • Preferire pasti leggeri, facili da digerire privilegiando la pasta, la frutta e la verdura e limitando carni e insaccati.

Rimanendo a disposizione per ogni ulteriore chiarimento, porgiamo cordiali saluti.

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